Perast
Ai piedi del monte Sveti Ilija (823m),di fronte allo Stretto delle Catene (Verige)
nel punto in cui si separano i golfi di Cattaro e di Risan, si trova la cittadina
di Perast.
E'il più antico insediamento umano,a quanto è dato di sapere,sulle sponde
Delle Bocche di Cattaro. Sono venuti alla luce i resti della cultura neolitica (3500anni
a.C.) e numerosi altri giacimenti archeologici che stanno a testimoniare la presenza
di insediamenti dell'uomo dai periodi illirico e romano fino a quello paleocristiano
e fino ai giorni nostri. Perast ottenne il suo definitivo aspetto architettonico
di città nel corso dei secoli diciassettesimo e diciottesimo. Oggi ci si presenta
come uno degli esemplari più belli di architettura barocca sulla sponda adriatica,e
nonostante i fondamentali, originari valori ambientali della cittadina abbiano subito
profonde ferite nel corso di una lunga agonia economica, in seguito alla costruzione
della strada sul lungomare e talvolta, per colpa di rozzi interventi operati ai
danni degli antichi palazzi e torrioni.
Due sono le principali caratteristiche di Perast, intesa come complesso urbano:in
Primo luogo l'esigenza storica sentita da chi ce l'ha tramandata di creare solide
basi militari per una valida difesa,e poi i monumentali palazzi ed altri
edifici minori in pietra Intrecciati con edifici sacri di meravigliosa bellezza.
Punto molto sensibile, in quanto insediamento al confine con le terre dominate dai
Turchi( 1482-1684), Perast non ottenne mai dai Veneziani una cinta ininterrotta
di mura di difesa, ma soltanto una fortezza,quella di Santa Croce (1570)
che domina l'abitato.
E tuttavia ben dieci torri,dette castelli, rappresentavano un ben congegnato
sistema di difesa per l'intera cittadina contro gli eventuali attacchi,contribuendo
a dare a Perast un carattere particolare. Le statistiche del Diciottesimo secolo
registravano non più di trecento case e palazzi fittamente addossati lungo la riva
e sulle pendici del monte,suddividendoli in quelli dalle nobili linee architettoniche
(207edifici) e negli altri,comuni(114),con l'aggiunta di ben Quattordici chiese
poste sotto l'egida giuridica di nobili famiglie.
La chiesa parrocchiale di San Nicola,monumentale, la più recente,è rimasta
incompiuta. Delle altre chiese merita di essere menzionata quella della Madonna
del Rosario con un eccezionale campanile ottagonale, costruita nel 1678 dall'arcivescovo
Andrea Drago-Zmajević accanto al suo palazzo che si ergeva sulla cittadina. Tornando
all'incompiuta chiesa parrocchiale, diremo che essa fu progettata da Giuseppe Beati,
il quale realizzò una variante veneziano-romana del barocco del XVII e XVIII secolo.
Nell'anno 1691 fu iniziatala la costruzione del campanile, davvero imponente, alto
55 metri, a cinque piani articolato in una serie di logge, opera dell'arciprete
Giovanni Scarpa. Costò una sommae norme, ben 50.000 ducati. Con la sua costruzione
fu celebrata anche, come dice un'iscrizione, la liberazione dai Turchi ovvero
la conquista veneziana di Herceg-Novi (Castelnuovo di Cattaro)e di Risan, sicchè
per Perast cessò la pericolosa vicinanza turca.
Fra i palazzi va menzionato quello fastoso dei Bujović del 1694, ora sede
del Museo Civico, con cinque arcate del monumentale atrio, cinque armoniosi balconi
sulle tre facciate. Ad arricchire la silhuette di Perast c'e poi il palazzo Smecchia
con due grandi balconi. Meritano menzione anche i palazzi Visković, Bronzo(ufficio
parrocchiale) con un bassorilievo marmoreo dell'Annunciazione, Balović e
Mazarović, Tenendo conto di questi monumenti, gli storici dell'arte esaltano grandi
valori estetici di Perast barocca, nella quale ogni pietra con la sua patina
ed ogni portale con la sua eleganza formano l'apotesi del barocco dalmata. Qui,più
che in un singolo monumento, è 'insieme che produce l'atmosfera, che unisce in un
unico accordo sia le cupole delle chiese che le colonnine dei balconi e la patina
d'oro del tempo passato...