Arte
   La lunga e drammatica storia ha lasciato una ricca eredità culturale e numerosi
    monumenti ed opere d’arte. Il golfo delle Bocche di Cattaro è stato proclamato dall’UNESCO
    patrimonio culturale dell’umanità.
    La lunga e drammatica storia ha lasciato una ricca eredità culturale e numerosi
    monumenti ed opere d’arte. Il golfo delle Bocche di Cattaro è stato proclamato dall’UNESCO
    patrimonio culturale dell’umanità.
  
    Per secoli i legami culturali, economici e politici sono particolarmente intensi
    con l'Italia . Nel XI secolo una nobildonna italiana diventò regina del Montenegro
    e nel XX secolo la principessa Elena del Montenegro è diventata regina d’Italia.
  
    Il Montenegro offre la possibilità unica di conoscere in un'area relativamente piccola
    i monumenti delle più importanti culture mediterranee, di modello occidentale e
    orientale. Sul litorale si trovano siti archeologici che testimoniano la secolare
    presenza romana, città medievali fortificate (Hercegnovi, Kotor, Budva), con architettura
    di stile romanico, gotico, rinascimentale e barocco o piccole cittadine costruite
    nell'epoca veneziana che hanno conservato l'aspetto che avevano nel 1797 quando
    la repubblica di San Marco è caduta. Le Bocche sono chiamate spesso anche il golfo
    di Santi, perché, oltre a numerose chiese, monasteri, reliquie e tradizionali feste
    religiose, ha dato alla chiesa cattolica due beati, Beato Grazia di Muo, e Beata
    Osanna di Kotor, e un santo San Leopold Mandic, nativi di questa regione.La cattedrale
    romanica san Tifone a Kotor, costruita nel 1166, con il suo ricco tesoro è la chiesa
    più importante, mentre il santuario della Madonna dello Scarpello, situato in una
    romantica isoletta in mezzo del golfo, è molto frequentato dai fedeli.
  
    Vicino alla capitale Podgorica si trovano i resti dell'antica città romana Doclea,
    distrutta dai barbari nel VII secolo. Vicino al porto di Bar si trova la città medievale
    di Stari Bar, una volta sede del potere religioso e di quello politico del Montenegro,
    abbandonata nel XIX secolo e diventata una città fantasma, con antiche fortificazioni,
    chiese e palazzi.
  
    All'interno del paese si trovano monasteri e chiese ortodosse di stile bizantino,
    che si mescola spesso con influenze occidentali, riccamente affrescate, tra i quali
    i più importanti sono i monasteri di Moraca, Piva, e Ostrog. Di particolare interesse
    è la vecchia capitale Cetinje, con l'antico monastero, tradizionale sede dei Metropoliti
    del Montenegro dove sono custodite, insieme con molte opere d'arte, manoscritti e
    documenti, la reliquia della Santa Croce e la mano di San Giovanni Battista. A Cetinje
    si trovano anche il palazzo della corte del re Nicola I Petrovic e il museo nazionale,
    dove è custodita anche l'Icona della Madonna di Fileremo, una delle più famose ed
    antiche icone del mondo, che per secoli è appartenuta ai cavalieri di Malta.
  
  
    Vicino alla frontiera con l'Albania si trovano città che hanno un aspetto orientale
    ed esotico, come Ulcinj che ha conservato l'antica città fortificata, con le moschee
    e i bazar, che per secoli è stata la base dei pirati barbareschi. Le antiche moschee
    si trovano anche in altre città, come quella di Ali Pascià Boljanic del XVI secolo
    a Pljevlja.
  
    Nei musei e nelle chiese sono custoditi documenti e opere d'arte di grande valore,
    di diverse epoche e di provenienza orientale e occidentale.
	      
        
        