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Arte e cultura

Icona della Madonna Filermosa

Clicca per visualizzare il filmato La preziosissima icona della Madonna Filarmosa è stata recentemente esposta nella Sala Blu del Museo Nazionale di Cetinje, dopo essere rimasta per 60 anni nelle casseforti del Ministero degli affari interni. Prima che l'antica icona potesse essere esposta vi è stata una disputa tra la Chiesa Ortodossa e lo Stato Montenegrino per il suo possesso.

La storia dell'Icona è molto avvincente: secondo la tradizione sarebbe stata dipinta dall'evangelista Luca e quindi avrebbe ormai quasi duemila anni.

I dati storici in possesso degli studiosi fanno risalire l'icona al periodo bizantino: quando l'Ordine Militare dei Cavalieri Ospitalieri venne definitivamente scacciato dai suoi possedimenti in Terra Santa dalla invasione dei Saraceni si traferì nell'isola di Rodi, che venne conquistata tra il 1306 e il 1309. Gli abitanti del posto veneravano un'antica icona, conservata sul monte Phileremos (da cui proviene il suo nome), che la tradizione diceva dipinta da San Luca in persona.

Clicca per visualizzare il filmato La preziosa icona divenne quindi parte del patrimonio dell'Ordine e quando l'isola di Rodi venne attaccata e conquistata dai Turchi, fu trasferita a Malta, nuova sede dell'ordine che prese il nome di "Cavalieri di Malta".

Il Gran Maestro dell'Ordine Pablo Gomez regalò la reliquia allo Zar di Russia Paolo I, che la fece custodire a San Pietroburgo. Qui rimase fino al 1917 quando, a causa della rivoluzione, la Chiesa Ortodossa la trasferì a Belgrado insieme a molte altre reliquie, che vennero donate al Re di Serbia Alessandro. Questi, nel 1941, prima di fuggire dal paese, ne fece dono al monastero montenegrino di Ostrog dove rimase fino al 1952.

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