La Regina Elena

"Perfetta combinazione di razza e grazia, di salute e meravigliosa bellezza, fu definita "la più bella regina", dopo la regina Alessandra (d'Inghilterra, ndr) amatissima in tutto il mondo, e l'imperatrice Eugenia (di Francia, ndr) quand'era giovane.

C'era stato un lungo e graduale sviluppo nella vita della regina Elena: naturale, tranquillo, progressivo. Si mise in moto giorno dopo giorno, fin dai tempi in cui, quand'era ancora un'alta ragazza, se ne andava col fucile da caccia in spalla, per gioco, assieme ai fratelli, attraverso le native rocce del Montenegro;

poi quando risaltò come principessa modello e brillante alla corte di Russia, dove fu educata; quando venne a Venezia e si innamorò del giovane e austero Principe di Napoli, che aveva freddamente respinto ogni principessa europea, che gli era stata proposta come consorte, ma che, al cospetto della giovane "Diana" serba, ne fu subito conquistatodalla bellezza, dalla sicurezza del carattere;

più tardi,come affascinante tenera madre di una famiglia che ereditò i suoi doni al pari di quelli dei Savoia o come un angelo dei poveri e dei sofferenti, che andava nelle loro umili case, dovunque ci fosse un disastro o una calamità e infine, aggirandosi tra i muri cadenti e le colonne di Messina, distrutta dal terremoto, [...] per soccorrere i feriti e i moribondi sul luogo del disastro.

La regina Elena avrebbe avuto nei cuori degli italiani un'immagine di santo amore e vera maestà".

Sono parole tratte da "Jelena", il libro scritto dal giornalista Luciano Regolo, direttore di Novella 2000, sulla Regina Elena, moglie di Vittorio Emanuele III, Re d'Italia dal 1900 al 1946 e figlia di Re Nicola del Montenegro.

Il lavoro di Luciano Regolo si segnala per essere capillare e vasto, frutto di un impengo di ricerca caparbio quanto appasionato, oltre che per la bellezza stilistica e la fluidità narrativa.

In questa sezione del sito riportiamo alcune pagine significative de libro, al fine di approfondire la figura di questo affascinante personaggio, che, con le sue nozze regali, sancì l'amicizia fra l'Italia e il Montenegro.

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