Dado Miodrag
  
	Nacque a Cetinje nel 1934. 
	Si laureò presso la Scuola d'Arte di Herceg Novi
	 e 
	l'Accademia di Belgrado nel 1956. 
	In quell'anno andò a Parigi, luogo in cui lavorò 
	come assistente litografico dopo avere studiato arte in Jugoslavia
	 e dove vive ancora 
	oggi. È un artista solitario, testardo, imprevedibile. Dice: "Il mio Montenegro
	 è l'inizio 
	di tutto, è la mia ispirazione". Dal punto di vista tematico i suoi dipinti sono una 
	metafora visiva della "fine del mondo". 
	Si tratta di scene apocalittiche di un mondo 
	vivente che presenta una dimensione illusoria e letteraria. La drammaticità è accentuata
	 da un disegno preciso, dal naturalismo di alcuni dettagli inquietanti e dalle atmosfere 
	 insolitamente luminose delle ambientazioni. Venne scoperto da Dubuffet e da Cordier e 
	 le sue pitture consistono "Delle monster-masse" e avvolte della nebbia. 
	 Alcune delle 
	 sue raccolte di dipinti più conosciuti includono "L'allievo difettoso di Vesalius I e II" 
	(1967) e "La piccola polizia" 1969 di Vegetal. 
		
		
		Dicono di lui: 
Alain Bosquet (critico d'arte francese) lo paragona a Tangi, a Ernst e a Dalì 
per la sua  immaginazione.
Daniel Cordier: "Glorifichiamo questo pittore, un ragazzo che ha ridato significato 
alla pittura, un significato che aveva perduto".
Françoise Soai: "Dado sa come sbarazzarsi delle vecchie regole che limitano la pittura
 per raggiungere i vertici dell'arte moderna. Al di fuori dell'irreale realtà dei suoi 
 mostri e della sua seducente tavolozza, la pittura di Dado - la più significativa del 
 nostro tempo - è al contempo la più difficile".
I suoi dipinti sono al Beaubourg di Parigi, alla Washington Gallery,
 ad Amsterdam, a
 New York e a Bruxelles. Mente Il Museo d'Arte di Cetinje
  ospita una collezione delle sue prime opere.